Che cos’è il Personal Branding?

Perchè è importante se stai per avviare la tua attività e se vuoi affermarti tra la concorrenza?

Questo è un articolo rivolto a quelle persone che vogliono trasformare la loro passione in un vero e proprio lavoro, ma che non sanno come far sentire la propria voce e come comunicare il valore della propria attività.

Ti sei decisa: hai aperto il blog dove condividere le tue passioni o addirittura hai già aperto partita IVA, ma non hai idea di come promuoverti.

Hai creato una pagina Facebook per la tua attività (spero si tratti di una Pagina e non di un Profilo: le attività non chiedono l’amicizia alle persone!), hai attivato anche un profilo Instagram ma hai pochi followers e non sai come far capire che sì, te sei dannatamente brava nel tuo lavoro, e le persone non possono non sceglierti!

Benissimo, partiamo da dove devi iniziare per creare la tua immagine. Non parlo solo del logo, quello è solo una minuscola parte: devi creare il tuo personal brand.

Che cos’è un brand? E’ un concetto astratto che lavora nella mente dei consumatori. Se fate una semplice ricerca su Google trovate articoli molto approfonditi sull’argomento e con citazioni di famosi esperti di marketing.

Quella che preferisco è

I prodotti sono creati nelle fabbriche, i brand sono creati nella mente.

– Walter Landor

Gli esempi di brand (o marche) che vengono spesso riportati riguardano Coca Cola, Nike, Apple, Ikea: io invece vi propongo Gardaland. Cosa vi viene in mente se vi dicessi di pensare a “Gardaland”? Immagino stiate pensando a termini come “divertimento, colori, bambini“: ora vi mostro due immagini di bambini e vi chiedo di pensare a quale delle due potrebbe rappresentare meglio il brand di Gardaland.

Probabilmente avrete risposto l’immagine a sinistra, eppure entrambe hanno come soggetto un bambino. Cosa le differenzia? I colori, l’espressione del bambino, la dinamicità del getto d’acqua: non c’è nessuna scritta, e nonostante ciò ha comunicato “divertimento, colori, allegria, bambini”.

Ecco: il brand parla alle menti del suo target, cioè al suo gruppo di possibili clienti. La potenza che ha un brand è quella di farsi riconoscere in modo immediato, senza che ne leggiamo il nome.

Qui però stiamo parlando di Personal Branding, perchè la tua azienda, al momento, sei tu. I tuoi clienti acquisteranno il tuo modo di lavorare, il tuo sistema di valori, il tuo stile di vita e quindi il tuo prodotto.

Prima di costruire la tua identità visiva devi stabilire cosa vuoi comunicare.

I primi passaggi fondamentali per costruire il tuo Personal Brand, sono:

  1. avere chiara la tua mission e la tua vision. Sono il perchè hai intrapreso questa avventura: chi vuoi aiutare col tuo lavoro? Che tipo di cambiamento può portare ai tuoi clienti?
  2. trovare il titolo della tua attività. Se è possibile, ti consiglio di utilizzare un nome in italiano. Scegli qualcosa di breve, semplice da ricordare e da scrivere, e che rappresenti ciò che fai;
  3. capire quali sono i valori che ti guidano in ciò che fai, le motivazioni che ti ispirano per fare il tuo lavoro, anche in quei giorni in cui sei giù di morale, le emozioni che vuoi suscitare con la tua attività. L’elenco di tutti questi punti genereranno una sorta di vero e proprio manifesto che puoi anche decidere di condividere (ad es. sul tuo sito, sui profili social…);
  4. comprendere quali sono i bisogni che la tua attività va a soddisfare e quali problemi risolvi. Le persone ti pagano perchè tu risolva loro un problema e tu devi saperglielo comunicare in modo chiaro perchè alcuni non sanno nemmeno di averlo quel problema;
  5. definire il tuo target. E’ quel gruppo di persone che si sente rappresentato dai tuoi prodotti e dai tuoi servizi e si riconosce nei tuoi valori. Studialo: cerca di capire quali sono i suoi interessi, quali sono i brand che segue, di cosa ha bisogno e le sue preferenze. Devi imparare a parlare la sua lingua e capire dove puoi trovarlo per posizionarti e farti trovare a tua volta;
  6. definire il tuo cliente ideale. Si differenzia dal target perchè si tratta di un individuo, con caratteristiche ben definite. Magari non comprerà ogni cosa che farai, ma ha quei problemi che la tua attività risolve, apprezza come lo fai, il tuo stile, la tua personalità. Definirlo e caratterizzarlo come individuo ti aiuterà a sviluppare il tuo modo di comunicare, perchè penserai a lui quando scriverai affinchè che egli stesso si possa riconoscere;
  7. comunicare: devi imparare a comunicare tutto ciò che hai appena costruito, altrimenti il tuo personal branding non esiste. L’errore che si fa spesso in questo caso è quello di parlare di noi come se fossimo sempre a un colloquio di lavoro, parlando solo del nostro percorso di formazione, quasi volessimo giustificare le nostre competenze. Il tuo lavoro, però, non è solo questo. Il cliente compra la tua formazione, ok, ma acquista quello che sai fare insieme al come lo fai, al tuo stile e alla tua personalità. Sono questi i fattori che ti differenziano dalla concorrenza (persone che fanno il tuo stesso lavoro o che hanno seguito i tuoi stessi corsi) quindi valorizzali! Crea il tuo stile e rendi la tua comunicazione chiara e riconoscibile.

Ora che hai chiarito chi sei, cosa fai, perchè lo fai, come lo fai e che hai capito come comunicare il motivo per cui devono scegliere te, puoi procedere a costruire la tua immagine coordinata.

Questa è la parte estetica della tua attività. La parola “coordinata” dovrebbe suggerirti che la tua immagine deve essere riconoscibile e sempre in linea su qualsiasi supporto tu vada a utilizzarla, dalla comunicazione tradizionale a quella digitale.

Definirai i font, la palette colori, il tuo logo e questi verranno declinati tra materiali cartacei e digitali.

articoli-personal-branding-marianne-fierro

Se vuoi iniziare a capire qual è lo stile che più ti rappresenta e come vuoi essere riconosciuta, puoi iniziare a farti un’idea guardando i tuoi competitor o altri brand simili. Puoi anche lasciarti ispirare da brand che producono tutt’altro, ma che comunicano i tuoi stessi valori.

Non devi copiarli però: non solo ne uscirà una brutta copia, ma non ti rappresenterebbe. Il valore della tua attività è la tua unicità, quindi, se anche dovessi copiare dai competitor, ne uscirebbe n ogni caso qualcosa di diverso dall’originale. Il risultato sarebbe “sporcato” da una piccola percentuale che appartiene a te, quindi crea qualcosa di totalmente tuo, fidati.

Questa analisi della concorrenza ti servirà a capire quali sono gli elementi che funzionano, oppure quelli che non hanno riscontro; puoi capire cosa puoi fare meglio oppure capire come il target reagisce/non reagisce ad alcuni argomenti.

Certo, agli inizi non è semplice capire che dietro a buona comunicazione ci sono da definire tutta questa serie di concetti. Purtroppo spesso si tende a navigare a vista, ma credimi se ti dico che a volte non basta la tua professionalità e il fatto che sei brava nel tuo lavoro: devi anche saperlo comunicare bene.

Quindi ora ti domando: tu a che punto sei?

Un pensiero su “Personal Branding: 7 step da affrontare prima di costruire la tua identità visiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *